Si è svolta l'11 novembre scorso a Ramallah, negli uffici di rappresentanza della PWEG (Palestinian Wastewater Engineers Group), la riunione operativa che lancia la seconda e ultima parte del progetto WWPal – Waste Water Palestine.
WW Pal – Waste Water Palestine è un progetto finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione e Sviluppo) che ha lo scopo di migliorare la gestione e il trattamento delle acque reflue in tutto il territorio palestinese, inclusa la Striscia di Gaza, con il fine ultimo di rendere disponibile l’acqua piovana trattata per l’irrigazione in agricoltura. Le principali attività prevedono un’analisi della situazione palestinese nel campo delle acque reflue, una completa assistenza alle autorità locali competenti nella definizione di un piano generale per il trattamento delle acque reflue, un test preliminare del piano in specifiche aree pilota e la formazione di personale tecnico dipendente negli uffici municipali. Il progetto dura due anni ed ha avuto inizio nel settembre del 2018.
Il Comune di Prato è capofila del progetto, insieme ad altri partner italiani: ANCI, AIT (Autorità Idrica Toscana), CISPEL (Confservizi Toscana), PIN - Polo Universitario "Città di Prato", GIDA e la OSC toscana Water Right Foundation. Da parte palestinese, si segnalano due partner principali: UPWSP (Unione dei fornitori di servizi idrici palestinesi) e PWEG (Gruppo di Ingegneri per acqua e acque reflue palestinesi).
Durante la giornata dell'11 novembre 2019 a Ramallah si sono tirale le fila delle fasi finali. Ha aperto la giornata il Ceo di PWEG, Monther Hind che ha detto: “Stiamo sviluppando un progetto di governance per le aziende di gestione del servizio idrico palestinesi, in cui dovremmo cercare di ridurre il loro numero per una migliore e più efficace gestione del servizio alle nostre comunità. Già un progetto finanziato dalla Francia e dall’UE ci aiuta a lavorare su questi temi, ma il progetto con AICS è fondamentale per dare strumenti e risorse al processo di razionalizzazione".
Per gli italiani ha parlato per primo il direttore del PIN, Enrico Banchelli: “Faremo dei seminari su come calcolare la tariffa, come lavorare sulle acque reflue, su come regolare con norme generali la gestione del servizio da parte delle aziende palestinesi”. Il direttore generale dell’Autorità Idrica Toscana, Alessandro Mazzei ha dichiarato che “la descrizione del sistema toscano diventa sempre più un esempio da seguire anche nei territori palestinesi. Adesso dovremmo cercare di mettere a frutto il lavoro già svolto con gli incontri fatti finora e preparare le future attività seminariali e le lezioni pratiche da implementare tra dicembre e febbraio prossimi”.
Il manager di Union Palestinian Water Service, Ali Odeh ha detto che “le prime settimane del 2020 saranno messe a frutto per portare gli operativi delle aziende dell’acqua palestinesi a visionare gli impianti toscani, in modo da capire profondamente i vari funzionamenti dei sistemi di depurazione”. Mentre il manager della Municipalità di Jericho, Mohamed Fitiani ha concluso dicendo che nel suo Comune “si sta facendo buon uso del sistema tariffario, imparato dagli esperti italiani e gli uffici lo stanno mettendo a frutto nel comune di Jericho”.