OFFICINA DELLE VOCI ARCHIVIO
GRUPPO 1
CITTÀ INDUSTRIALE
Il boom industriale e manifatturiero del secondo dopoguerra è raccontato attraverso storie di vita vissuta, dalle quali traspaiono l’evoluzione dei fenomeni economici, sociali e urbanistici e il loro impatto sulla quotidianità degli abitanti di Prato, nonché i cambiamenti che negli anni hanno interessato il sistema produttivo.
Attraverso testimonianze di industriali, di operai ancora attivi e di ex lavoratori di vari settori - in particolare quello tessile - addetti ad operazioni diverse all’interno della filiera che caratterizza il distretto industriale, il gruppo di ricerca ha potuto ricostruire l’evoluzione del comparto, da una diffusa artigianalità ad una sempre più marcata innovazione, e le dinamiche che si sono sviluppate in seguito alla globalizzazione, all’apertura dei mercati, alla massiccia immigrazione e alle recenti crisi dovute alla pandemia e all’emergenza energetica.
GRUPPO 2
COMUNITÀ CINESE
Il lavoro di ricerca ha avuto come obiettivo principale la raccolta di testimonianze appartenenti alla cittadinanza cinese di Prato. Tramite le interviste si è cercato di attivare un dialogo, teso alla comprensione delle origini dei singoli e della loro attuale condizione di vita. Dopo una fase di reperimento dei contatti, risultata piuttosto impegnativa poichè talvolta i soggetti hanno mostrato una certa riservatezza, l’indagine è risultata indubbiamente proficua, in quanto anche la mancata risposta ha stimolato riflessioni interessanti su una cultura altra rispetto alla nostra.
È emerso come le differenze culturali ed economiche che in passato provocavano una disomogeneità con la comunità autoctona, si stiano a mano a mano rimarginando, anche grazie a esempi virtuosi, come quelli qui documentati.
GRUPPO 3
IMMIGRAZIONE E INCLUSIONE
Il gruppo di ricerca si è mosso tra cooperative e associazioni del territorio pratese che operano nell’ambito dell’immigrazione, dell’integrazione e dei servizi di riqualificazione professionale per l’utenza straniera.
L’obiettivo principale è stato quello di tracciare i profili dei nuovi artigiani pratesi, seguendo le traiettorie di inurbamento dei migranti contemporanei, protagonisti e creatori delle nuove realtà meticce della città post-globale: custodi dei mestieri tradizionali, essi sono le nuove referenze artigiane di Prato. Lo stereotipo ancora troppo diffuso del “migrante-minaccia” o del “ruba-lavoro” è ormai solo l’ombra di una vecchia ideologia preconcetta, superata e obsoleta. Oggi è anche grazie a queste nuove identità “meticce” che la vocazione artigiana della città può continuare ad esistere.